Questa produzione non è monografica in senso stretto, non tratta cioè di un popolo o di un momento storico propriamente detti. Ma vuole come sempre riflettere sulla cultura umana, analizzandola attraverso il formidabile caleidoscopio dei suoi linguaggi musicali, capaci di articolarsi, combinarsi e trasformarsi. Ecco quindi che le Songlines, le Vie dei Canti, diventano per noi una metafora dell’articolarsi, dell’intrecciarsi degli idiomi musicali, delle lingue, delle storie, dei brani che nascono, si spostano, crescono, mutano e vivono diverse vite. Un simbolo della potenza creatrice del suono, e dell’incessante trasformazione delle cose e delle culture. Secondo gli aborigeni australiani percorrendo e cantando tutta la vita la Via del Canto del suo antenato, alla fine un uomo diventava la pista, l’antenato ed il canto stesso.